martedì 23 aprile 2013

L’INQUINAMENTO NEL MARE

Nel 1852 è stata scoperta la plastica da Alexander Parkes. Questo materiale è usato in tutto il mondo per realizzare: vestiti, contenitori per il cibo, giocattoli e tutto quello che oggi è tecnologia, ecc. E’ molto utile per l’uomo, ma nello stesso tempo è dannosa per la vegetazione e per gli animali. Quindi ci sono vantaggi e svantaggi. Il vantaggio è che è utile in ogni settore, lo svantaggio è che è fortemente inquinante perché non si distrugge in breve tempo; per esempio ad una bottiglia di plastica occorrono 1000 anni per decomporsi.
Circa l’80% dei rifiuti in mare è costituito da plastica, un grave problema per la catena alimentare. Alla fine ce la ritroviamo anche sulle nostre tavole, quando consumiamo il pesce perché nelle acque ci sono milioni di particelle di plastica. Moltissime specie marine vengono soffocate da questa immondizia, per esempio delle tartarughe marine sono state trovate morte con pezzi di sacchetti di plastica nello stomaco, probabilmente scambiati per meduse. I sacchetti si bloccano nel loro collo e le soffocano. Anche gli uccelli muoiono perché scambiano questi piccoli pezzi di plastica per cibo, oppure rimangono impigliati nelle reti da pesca abbandonate dai pescatori.
Dobbiamo cercare di essere più puliti e attenti alla natura, è importante riciclare il più possibile. Un caso che ci ha incuriosito è stato quello di un delfino rimasto intrappolato in un sacchetto di plastica; fortunatamente si è salvato. E’ stato trovato il 9 maggio del 2012 a Grosseto, quasi morto a riva, con una busta di plastica che gli avvolgeva la testa. Una persona lo ha visto ed è riuscita a liberarlo e a rimetterlo in mare aperto. Questo è solo un esempio del grande inquinamento che c’è nel mondo e che distrugge l’ambiente.

Allegra C., Chiara C., Martina C., Matilde V.

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